«Non sei la padrona di casa – sei la SERVA», rise lei davanti agli ospiti, ignara del fatto che solo pochi giorni prima avevo ricevuto venti milioni.
«Lenochka, cara, un po’ più di insalata per questa splendida signora», disse mia suocera Tamara Pavlovna, la sua voce dolce come confettura ma sembrava più un rovente Tabasco — una finta cortesia ustionante. Annuii in silenzio mentre prendevo la scodella di insalata, ormai quasi vuota. La signora, la terza cugina di mio marito Slava, mi … Read more