A scuola tutti la chiamavano «sporcona», nessuno voleva sedersi al suo banco. E oggi la sua foto compare sui manifesti di tutta la città e il suo nome viene pronunciato con rispetto…
Ieri ero alla rimpatriata di classe. Ancora non riesco a riprendermi. Sto seduta a casa, bevo il tè, le mani mi tremano — ed è passato quasi un giorno da quando è successo tutto. Ho bisogno di sfogarmi, altrimenti i pensieri mi dilanieranno dall’interno. Devo raccontarlo, anche se la voce mi tremerebbe per la vergogna … Read more