Mi hanno sospettata di un grosso ammanco sul lavoro, ma poi ho notato che la direttrice finanziaria, la mia migliore amica, si era comprata una nuova auto straniera.
«Sette milioni e quattrocentomila», — pronunciò Orlov, il direttore generale, con una voce così piatta e impassibile che sembrava non stesse leggendo un importo, ma emettendo una sentenza. Non c’era né rabbia né pietà nelle sue parole, solo un vuoto gelido. Ed era proprio questo a renderle così spaventose. Non mi guardava. Il suo sguardo, … Read more