La ricetta della mia vendetta.
Il silenzio del nostro salotto, che io e Artem riempivamo di risate e di sogni, era tagliente e spietato. Lo ruppe solo il secco, senz’anima fruscio della carta. La voce di Eleonora Viktorovna, mia suocera, suonò come lo scricchiolio di una vecchia penna inaridita. Era priva di qualsiasi emozione, tranne il gelido compiacimento della propria … Read more