«Sei una poveraccia», borbottò la suocera, ignara di trovarsi sulla soglia della mia lussuosa villa.
“Kiril’, caro, devi assolutamente tenere d’occhio tua moglie,” disse seccamente Tamara Igorevna, con un filo di gelida rabbia nella voce, senza degnarmi di uno sguardo. Invece, scrutava con estrema cura i suoi guanti, come se in quelli si celasse la chiave di ogni mistero. “Non siamo in un caffettuccio squallido, non nella tua bettola, ma … Read more